Crocifissione

Tintoretto - 1565
olio su tela - 1224x536 cm
Scuola Grande di San Rocco, Venezia

La scena del dipinto si svolge sullo sfondo di un cielo cupo, gonfio di nubi all'orizzonte, che dà all'osservatore la sensazione di una sciagura imminente. Gesù Cristo è posto in maniera diversa rispetto a tutte le altre rappresentazioni in quanto è proteso in avanti piuttosto che aver la testa appoggiata sulla spalla. La sua figura appare isolata, circondata da un alone luminoso sul capo. Le sue braccia sembrano abbracciare il mondo e diffondere luce e dolore contemporaneamente. Posta sotto la croce c'è Maria, assieme a S. Giovanni, i quali piangono la morte di Cristo. I due ladroni dietro di Cristo stanno per essere issati. I soldati sono racchiusi in piccoli gruppi: due soldati in basso a destra, in una buca, si giocano a dadi la veste di Cristo; alcuni uomini a cavallo guardano indifferenti o compiaciuti la scena.

L'opera è brulicante di personaggi, potrebbe risultare apparentemente caotica ma se osservata meglio i personaggi sono ben distinti. Lo spazio del dipinto è costruito intrecciando due composizioni: una si allarga verso l'orizzonte e l'altra converge verso l'osservatore, coinvolgendolo direttamente nel dramma. In primo piano si notano delle figure chiaroscurate e plastiche, definite da una linea di contorno energica, con alcuni volti il cui realismo fa pensare a veri e propri ritratti e sullo sfondo comparse tracciate solo con piccoli tocchi di pennello; i personaggi a cavallo sono disposti specularmente ai lati della scena, formando un piano prospettico verso l'orizzonte.

La luce è un dato molto importante: infatti Tintoretto studiava prima la luce del luogo in cui sarebbe stata inserita l'opera. Le figure sono poste in uno scenario cupo ma grazie alla luce gialla sono ben evidenti; questa luce proviene da tre punti: dietro alla croce di Cristo tra le montagne, da Cristo e da destra.